sabato 27 dicembre 2014

Presentazione del mio blog

Uno dei miei valori guida è il rispetto per il tempo mio e del prossimo.
Per questo motivo  sentivo la necessità di esprimere in 10 minuti qual è lo spirito guida di questo blog. Affinché chi non mi conosce, approdando su questo sito, non debba perdere tempo e capisca immediatamente lo scopo ultimo. Grazie per la visione...

martedì 23 dicembre 2014

Come creare una casa di lusso in 9 passi.

Se l'idea che hai  é: "non posso permettermi una casa di lusso" 
allora questo articolo potrebbe esserti utile.

Ho avuto la fortuna  nei miei 30 anni di lavoro di avere visto case di ogni tipo, e ti assicuro che posso contare sulle dita della mia mano le persone che avevano veramente una casa di lusso.

In questo articolo vorrei condividere alcune riflessioni  e farti riconsiderare alcune idee che forse ti stanno costringendo a vivere in un ambiente che non ti soddisfa pienamente.

punto primo: il vocabolario Garzanti, (é il primo che mi e' venuto in mano), cita testualmente: "prendersi, permettersi il lusso, fare qualcosa che si desidera fare, senza temerne conseguenze dannose." e io aggiungerei : e senza ottenere risultati dannosi.
Già,  perché come dicevo sopra, ho visto persone che pur di vivere in ambienti che credevano
"di lusso" si sono ridotte a schiavi del lusso stesso.
Ti porto qualche esempio per farti capire:

Il primo esempio è stata la mia prima casa di quando mi sono sposato. All'epoca credevo che avere una grande casa con un bel prato verde, una piscina, una piccola palestra privata con sauna annessa fosse il massimo che potevo desiderare dalla vita.
In effetti avevo visto tanti film americani ambientati in contesti in cui le famiglie vivevano cosi felici e serene.
Peccato che non avevo fatto alcune considerazione di base: chi pulirà' la piscina tutte le sere? chi taglierà l'erba in giardino? chi svuoterà il camino dalle ceneri? chi e come pagherà la bolletta della luce? mi fermo se no riempio la pagina.


martedì 2 dicembre 2014

Le 5 cose che (forse) non sapevi sul riscaldamento in casa.

Come probabilmente sai, lo scopo di questo blog è portare riflessioni pratiche sul benessere in casa.
Anche se personalmente, non sono specializzato nell'ambito della climatizzazione,
ho voluto comunque portare un mio contributo per tre motivi ben precisi:
  1. La  funzione principale della casa è quella di ripararci e proteggerci dall'esterno,  per tanto, conoscere almeno i principi di base del riscaldamento e della coibentazione diventa fondamentale per farsi le giuste domande prima di fare la scelta.
  2. Quando parlo con i miei clienti mi accorgo che c'è pochissima informazione a riguardo del riscaldamento e della climatizzazione.
  3. Troppo spesso i criteri di scelta sul tipo di riscaldamento o coibentazione sono fatti su un unico comune denominatore che è il risparmio, e ti posso assicurare che non è così!

Vorrei però iniziare da questa mia personalissima considerazione:

Viviamo fortunatamente in un'area con un clima temperato, e faccio fatica a comprendere il motivo per cui in estate vorremmo stare in casa con il golfino e d'inverno in maniche corte.

Al di là delle considerazioni rivolte allo spreco di energia e ai temi dell'ecologia, il mio intento è riflettere sui danni che provochiamo alla nostra salute direttamente o indirettamente con queste abitudini malsane di cui spesso ne siamo inconsapevoli. Ad esempio: 
  • Gli sbalzi elevati di temperatura tra interno ed esterno sono pericolosissimi per le nostre vie respiratorie.
  • Il troppo calore nell'ambiente crea danni alla circolazione, sopratutto se il calore va dal basso verso l'alto.
  • Per ottenere calore siamo disposti a tappare qualsiasi passaggio d'aria,  e questo ci costringe a respirare aria viziata.
  • Per lo stesso motivo, le eccessive chiusure ermetiche non fanno circolare l'aria andando a creare muffe sui muri che regolarmente  respiriamo con ulteriori danni.
Con questo non intendo dire che si debba vivere in una casa al freddo e piena di spifferi, cosa che sarebbe altrettanto dannosa, ma credo che negli ultimi decenni siamo passati all'estremo opposto.

Creare un ambiente domestico confortevole non vuol dire accendere al massimo il riscaldamento in inverno e neppure i condizionatori d'estate.

Creare un ambiente domestico confortevole credo che significhi: creare delle condizioni ambientali che rispettino comunque le caratteristiche della stagione stessa e il sistema naturale di termoregolazione del nostro corpo.

martedì 4 novembre 2014

Sapevi che i tuoi stati d'animo sono condizionati anche dalla casa in cui vivi?




VUOI SAPERE COME LA NOSTRA CASA INFLUENZA OGNI GIORNO LE NOSTRE EMOZIONI, LA NOSTRA SALUTE E I NOSTRI STATI D'ANIMO SENZA CHE  NE SIAMO CONSAPEVOLI?

VUOI SAPERE COME INVERTIRE QUESTO PROCESSO PASSANDO DA SOGGETTO PASSIVO AD  ARTEFICE DEL TUO BENESSERE?




Non ti nascondo che mi accingo a scrivere questo articolo con un certo timore, quindi ho deciso di togliermi subito il problema cercando di sintetizzarti le mie paure.
  • La paura di annoiarti! Per cui se abbandoni l'articolo a metà sappi che sei fin d'ora perdonato e non ti reputo un insensibile o uno che non capisce.
  • Viviamo in un mondo in cui siamo stati desensibilizzati a tutti quei segnali sottili che ci circondano e quando provo a  parlare di ambiente-casa-benessere, il più delle volte vengo preso come uno che si è "fatto" con  qualche strana sostanza (in parte è vero, ma sono tutte sostanze naturali e non quelle a cui stai pensando).
  • Provare a cimentarsi in un'area che coinvolge tutto il nostro sistema: corpo-mente-spirito, si rischia di parlare di tutto un po', di non arrivare da nessuna parte, o di essere scambiati per il "piccolo filosofo". Cosa che VOGLIO EVITARE ASSOLUTAMENTE, anzi vorrei approcciarmi nel modo più semplice e concreto possibile, direi basico (quale io sono).
Ti premetto che non sono un accademico,  quello che riporto è frutto di cose per lo più vissute sulla mia pelle e sui miei sensi, e tanto meno voglio assurgere a guru olistico del benessere dell'uomo.

Bene ora che mi sono tolto tutti i freni, e sai cosa ti aspetta, parto liscio:

"Non solo plasmiamo il nostro ambiente ma ne siamo anche plasmati"
                                                                                       Winston Churcill

Ho preso in prestito questa citazione da Winston Churcill perché credo sintetizzi perfettamente quello che l'uomo moderno e civilizzato ha totalmente dimenticato.

venerdì 10 ottobre 2014

Quante volte ti sei sentito: triste, frustrato, depresso o ingannato uscendo da un negozio?

Esci di casa convinto, ormai hai deciso che vuoi acquistare o fare quella cosa li', sei bello determinato contento pieno di aspettative, ti immagini già il piacere di quando avrai portato a termine il tuo acquisto. Arrivi davanti al negozio mezz'ora prima dell'apertura, aspetti ansioso e fiducioso poi entri timidamente e, (vedi sotto..) all'uscita ti senti triste frustrato ingannato o incazzato. Ti e' mai successo? Ho chiesto ad alcuni miei clienti le loro esperienze e le risposte più comuni sono state:

  • Ho visto tantissime cose, alla fine non capivo più quello che mi piaceva e cosa no, avevo una gran confusione in testa.
  • Ho visto poche cose che non mi sono affatto piaciute, inoltre non riuscivo a immaginarle  contestualizzate nel mio ambiente.
  • Ho incontrato un venditore che mi ha attaccato un bottone per due ore a raccontarmi tutto su una cosa di cui non poteva fregarmene di meno, poi gli è arrivata una telefonata che  è durata mezz'ora e poi era ora di chiusura. Sono uscito con la sensazione di aver solo perso mezza giornata del mio tempo.
  • Ho incontrato uno che mi ha fatto l'interrogatorio completo, ci mancava solo che mi mettesse agli arresti in negozio.
  • Pensavo di trovare quello che avevo visto in offerta sul sul sito, invece mi sono accorto che casualmente tutti quei prodotti che mi interessavano erano esauriti ma in alternativa potevano offrirmi un altro prodotto naturalmente a un prezzo maggiore.
  • Sono entrato, mi hanno rivolto un freddo "buongiorno"  ho fatto un giro e me ne son uscito.
Se ti sei ritrovato in alcune di queste esperienze ti dico fin da subito che è colpa tua. Si perché non ti hanno mica puntato la pistola alla testa per andare in quel negozio, ci sei andato di tua spontanea volontà. Ma andiamo avanti:

sabato 27 settembre 2014

La casa ideale parte 1

Alcuni articoli fa avevo promesso che sarei sceso un po più in profondità per dare qualche suggerimento utile a chi sta pensando di ristrutturare o cambiare casa.
Chi mi ha seguito fin qui, ormai avrà capito,(o almeno spero), che lo scopo di questo blog è:
sensibilizzare i miei lettori sull'importanza che riveste il nostro ambiente domestico e quanto scelte avventate o inconsapevoli possano andare a influire sul risultato finale.

Non mi stancherò mai di ripetere che qualunque casa, sia essa una reggia o un modesto appartamento, richiede un progetto architettonico che prenda in considerazioni tutte le esigenze, i gusti e lo stile di chi di chi vi andrà ad abitare.

Al di là del parolone che potrebbe spaventare, sotto il termine "progetto architettonico" intendo una cosa molto semplice:
immagina di volere fare una torta. Le prime domande indispensabili che ti poni sono:
  • Per quante persona la devo fare?
  • Chi sono queste persone?
  • Ci saranno persone intolleranti ad alcuni alimenti?

Stabilito questo, dovrai anche considerare quando dovrà essere pronta, e con quali strumenti e con quanti soldi vorrai farla. Esatto?

A questo punto con il risultato chiaro in mente dovrai in qualche modo fare un vero e proprio "progetto architettonico":

Lista degli ingredienti e quantità, dove reperirli, e una ricetta precisa che ti indichi non solo il cosa e quanto ma anche il processo dettagliato, cioè il come.

Avrai  bisogno di sapere esattamente come miscelare insieme gli alimenti, quanto devono cuocere e le temperature esatte, a quale altezza collocarla nel forno e come farla raffreddare.

Bene questo è un progetto architettonico. A differenza della torta che se ti viene male potrai sempre andare in pasticceria e acquistarne una bellechè fatta,
La casa se ti viene male, TE LA TIENI, anche perché se non piace a te figurati rivenderla a qualcuno.

Ho deciso quindi di creare un percorso a piccoli passi che possa essere utile al fine di aiutare le persone a creare la propria casa ideale.

Affronteremo in questo cammino tutte le questioni importanti da prendere in considerazione:
  • La scelta della casa
  • ristrutturare o acquistare una casa nuova?
  • Divisioni spaziali.
  • Rivestimenti e finiture.
  • Aspetti tecnici, normativi e contributi fiscali.
  • Arredamento.
  • Illuminazione.
  • L'approccio olistico uomo-ambiente.

Attenzione però, che continuare a leggere potrebbe sconvolgerti alcune idee che hai nella mente e crearti dei dubbi ai quali dovrai poi darti delle risposte! 
Devi essere pronto anche a sentirti dire cose che forse non ti piaceranno e cose che forse nessuno ti ha mai detto per convenienza. quindi pensaci prima di continuare. A fine pagina troverai anche una cosa interessante che io e l' Arch. Maria abbiamo preparato per Te.

martedì 26 agosto 2014

Ma che casa hai? Se stai pensando di fare qualche ritocco in casa...FERMATI e leggi questo post.

Non l'ho detto io... ma se stai leggendo questo post è perché ti ho suscitato qualche pensiero.

Ogni volta che rientro dalle vacanze, uno dei miei primi impulsi è quello di sistemare casa.
Non so se questo succede anche a Te, ma riflettendoci credo di aver capito il motivo di questo fenomeno. Innanzitutto dopo le vacanze si è più rilassati, e quando si è più rilassati i nostri sensi diventano più "sensibili"... appunto. Il nostro animo è più propenso a cogliere la differenza tra le cose in armonia e quelle in dissonanza. Essendo la casa il luogo che volenti o nolenti vivremo per i prossimi 11 mesi, sentiamo il desiderio di renderla il più armoniosa e confortevole possibile per ritrovare le meravigliose sensazioni appena vissute in vacanza.

Ma se l'impulso che hai in questo momento è quello di andare nel primo brico, mobilificio, colorificio o chissà quale negozio, per acquistare qualcosa per rinnovare casa, allora:

F E R M A T I ! ! !

Perché?

lunedì 14 luglio 2014

Perché non devi comprare all'ICHEA ma all'IKEA

Passo davanti al parcheggio IKEA e vedo il piazzale pieno, mi domando: perché una realtà commerciale che fino a qualche anno fa era considerata come il peggio per chi acquistava mobili è diventata il primo punto di riferimento per chi deve arredare.
Mi ricordo che se volevi denigrare un mobile o complemento d'arredo bastava dire: "ma l'hai comprato all'IKEA?"
La risposta é:
  • IKEA ha capito fin dall'inizio negli anni 90 che le case degli Italiani non avevano bisogno di mobili contenitori ma di atmosfera, calore, funzionalità. E ha dato una risposta concreta con la comunicazione sul catalogo le sue ambientazioni e i suoi prodotti.
  • Ha saputo unire emozione e funzionalità ad un prezzo abbordabile a tutti.

sabato 28 giugno 2014

Perché non ti emozioni più entrando in casa tua!

Se entrando in casa tua non provi più quell'emozione di gioia o quantomeno di benessere, un motivo ci sarà... sei d'accordo?


La prima cosa che mi verrebbe da risponderti è: "lo stesso motivo per cui quando vedi tua moglie o tuo marito, dopo 10 anni di matrimonio o convivenza, non provi più le emozioni di un tempo!"
Ma se ti domando: e se entrando a casa trovi tuo marito con un look completamente nuovo: bello fresco, profumato, senza quelle pantofole che mette da 5 anni o quella tuta sgualcita, cosa succede?
Il problema (o la fortuna) è che noi esseri umani, così come tutto ciò che è in natura cambia ed evolve , anche noi ricerchiamo continuamente cose nuove e stimoli diversi.
L'ambiente intorno a noi condiziona i nostri stati d'animo e, se non ne siamo consapevoli, e non facciamo qualcosa per modificare l'ambiente intorno a noi, sarà l'ambiente a fare qualcosa su di noi.
Per farti capire meglio ti porto qualche esempio.Pensa a come ti senti quando entri in un luogo disordinato, rumoroso e magari con i muri bianchi e anneriti dai termosifoni. Bene... ora pensa a come ti senti quando entri in una bella camera d'albergo, fresca, silenziosa con le lenzuola che profumano di appena lavato.
 Per tanto distratto e insensibile che tu possa essere, sarai d'accordo con me che sono sensazioni completamente diverse, ma forse quello che non sai è che queste sensazioni influiscono su tutto il tuo sistema psicofisico che a sua volta determina il risultato delle nostre azioni.

mercoledì 11 giugno 2014

I 7 errori capitali di chi arreda casa.

Quante volte hai acquistato mobili o arredamenti nella tua vita?
Se sei tra i 20 e i 30 anni, probabilmente la tua esperienza e' pari a ZERO. Se sei intorno ai 50 dovresti già aver fatto due o tre esperienze importanti.

Per esperienze importanti, non intendo l'acquisto di complementi tipo lampade, tavoli, materassi. Ma mi riferisco ai cosi' detti arredi strutturali, quali: cucina, armadiature, mobili librerie etc.

In ogni caso, prendi  coscienza del fatto che non sei un buyer(compratore) professionista,
mentre, nella tua esperienza di acquisto, dovrai avere a che fare con gente che vende ogni santo giorno da anni! 

Capisci che questa situazione non e' equilibrata e che parti comunque svantaggiato?

Bene...... Non posso certo insegnarti in questo breve articolo come diventare un buyer professionista, ma voglio condividere con te i 7 errori capitali nei quali potresti incorrere in veste di cliente,  in base all'esperienza che mi sono fatto in 30 anni di lavoro.

Prima di iniziare ad elencarti i 7 errori capitali, voglio fare una piccola premessa:
Sono un sostenitore della filosofia Win-Win, che, detto come mangio, vuol dire: un buon affare si fa sempre in due! ed è per questo motivo che ho scritto questo articolo.


Ma iniziamo a parlare degli errori più  importanti che ho individuato:

Errore n.1: Avere fretta.


Per le ragioni più disparate: dal dover dal dover dare le misure degli impianti della nuova casa al costruttore, all'aver aspettato fino all'ultimo per trovare un accordo con il tuo compagno sulla disposizione del soggiorno. Alla fine ci si trova spesso a dover decidere in fretta. NON FARLO!

Non farti prendere dalla pressione psicologica del costruttore o del venditore che ti dice che se non ordini ora la cucina non ti consegnerà i mobili entro la data del tuo trasloco.

TIENI DURO! RAGIONA! RILASSATI! Ricordati che quello che decidi ora te lo ritroverai in casa ogni giorno per i prossimi 10 anni o giù di li.

martedì 3 giugno 2014

Come trovare l'arredatore giusto per te.

Perche` per arredare casa ti serve un arredatore-professionista. Attenzione! Ho detto arredatore e non venditore, consulente, architetto, geometra, designer, personal shopper, commesso, imbonitore, rappresentante, amico/a che sa tutto di casa, vado avanti?
Immagina ti trovarti in questa situazione: sei nudo (se ti da troppo fastidio mettiti un accappatoio) e hai la possibilita` di acquistare un solo vestito che dovrai indossare per almeno 10 anni; questo sara' l'unico abito che potrai usare in ogni situazione della tua vita: per andare a fare la spesa, per il lavoro, per uscire la sera, per le cerimonie importanti, per conquistare quel pezzo di gnocco/a, per andare in chiesa (anche se non sei credente qualche volta in 10 anni dovrai pure andare a qualche funerale, battesimo o matrimonio no?)
Ti sei immaginato la situazione? bene: Quale processo mentale useresti per non sbagliare la scelta del vestito?
Probabilmente inizieresti a informarti su tutte le possibilita' di scelta di materiali, di colori, di resistenza, di facilita' di lavaggio (pensa che dovrai lavarlo tutte le sere per indossarlo fresco il mattino successivo), ma considerando il fatto che e' la prima volta che ti trovi di fronte a questa esperienza: sicuramente sbaglierai o sottovaluterai qualcosa!
Arredare casa equivale un po' alla situazione che ti ho descritto sopra; ecco perche` ti  serve un arredatore professionista con tanta esperienza che ti eviti di commettere tutti quegli errori che lui  si e' gia' beccato sulla schiena arredando decine di case, (meglio se sono centinaia). E per i quali qualcuno sta ancora piangendo.

Ma come trovare il giusto arredatore?

  • Non tutti gli arredatori sono uguali.
Considera che in Italia non esiste un albo riconosciuto per questa professione, in genere gli arredatori o pseudo tali si nascondono un po ovunque. Il problema e' che ognuno in base al suo background ha sviluppato capacita' e specializzazioni diverse. Alcuni sono cresciuti all'interno di mobilifici, altri in studi d'architettura, altri ancora hanno sempre lavorato come free lance offrendo il loro servizio a strutture commerciali che propongono prodotti diversi.
Quindi capirai che arredare un ufficio,  un negozio o un bar non e' come arredare una casa. Anche se i fondamenti sono i medesimi, le necessita` da soddisfare sono totalmente diverse.

venerdì 30 maggio 2014

Metteresti un cinghiale in un nido di rondini?

Scusa la provocazione, ma voglio continuare a farti riflettere su quanto sia importante prendere coscienza di chi "sei realmente", prima di fare delle scelte sull'arredamento di casa tua.
Madre natura, se sappiamo osservare, ci insegna molte cose. Sei d'accordo?
La casa e' semplicemente il nostro rifugio, la nostra tana, il luogo dove possiamo ritrovare noi stessi.
Ogni uomo sta alla sua casa come ogni animale sta alla sua tana, al suo rifugio, al suo nido.
Quando un animale entra nel suo rifugio e' nel massimo del comfort per la sua natura, e lo stesso deve valere anche per ogni persona. Non ha importanza se la moda del momento ti dice che il bianco e nero sono i colori cool, ma se sei del Toro probabilmente il bianco e nero ti fara' vomitare, non importa se ti propongono divani con una seduta profonda 120 cm. ma se tu sei alto un metro e cinquanta, quando ti siedi "comodamente"  ti ritrovi nella stessa posizione che si usa per fare gli esercizi addominali, altro che comfort!
Lo so che non sei cosi' sprovveduto, ma ti assicuro che ho visto clienti comprare frigoriferi americani in cui puoi metterci un vitello in piedi, e ora lo usano per tenerci gli yogurt al fresco.
Oppure ho visto mettere una moquette in cucina, solo perche' andava di moda; pensa che facile tenere pulito! Se poi la moquette ha un disegno variegato, non ci vedi neppure le macchie!
In ogni caso, sei se un "tipo cinghiale", ti consiglio di accettare il fatto, e crearti una casa dove puoi anche entrare con le scarpe sporche di fango senza che qualcuno debba passarci poi la mattinata a ripulire il pavimento.

domenica 25 maggio 2014

I primi passi su cosa fare per arredare casa

Avevo promesso di darti qualche strumento utile, nel momento in cui devi fare un acquisto importante, prima di fiondarti nel primo negozio o dare l’incarico al primo che incontri.

Cosa vuol dire fare un acquisto importante: come spiegavo nel post precedente, se sbagli ad acquistare un'auto, mal che vada, la rivendi e ci rimetti qualcosa, ma se sbagli ad acquistare una casa o una cucina o una cosa che è estremamente personale e costosa, purtroppo non potrai più tornare indietro. O meglio: potrai farlo ma rimettendoci cifre enormi. In caso contrario, ti  ritroverai tutti i giorni per molti anni,  a dover convivere con quell’errore. E allora come fare?

 Capisci prima chi sei, non idealizzare!

Dimentica e decongestiona per un momento la testa da tutte quelle influenze che subisci ogni giorno attraverso i media, internet, riviste, ecc. Mi spiego: quando tu guardi la pubblicità di Barilla hai l’idea che la vita dovrebbe essere un po' così (almeno a me faceva un questo effetto): un bel casale o una casa sulla scogliera arredata in stile country con tavolo in legno e bla bla. In sostanza associamo l’emozione che genera quel messaggio al prodotto.
Il problema è che magari la tua casa si trova al 5 piano di corso Torino e anziché una cucina da 40 mt. quadri ne hai da 20 mt. quadri.  Quindi quell’emozione che vorresti provare (inconsciamente) come nello spot della Barilla, non ti verrà restituito da quel modello di cucina. Esattamente come non è quella speciale crema alle alghe del “mar magico” che ti darà quel corpo statuario fotograto a fianco della crema.

L’industria spende di più in: ricerche, sviluppo, comunicazione, ecc. per far sì che tu ti emozioni a tal punto da decidere di acquistare il loro prodotto, più che a produrlo! E il bello è, che tutto quel costo lo paga chi compra il prodotto stesso, cioè noi.

Per capire chi sei, devi  svuotare un po la mente e chiederti  cosa interessa veramente a te. Declinato nell’ambito dell’arredamento, e immaginando che tu debba acquistare una  nuova cucina, perché ti sei trasferito o hai deciso di ristrutturare casa il lavoro che ti suggerisco è:

Distingui intanto questi fattori: tempo, funzionalità, estetica, condivisione.

Tempo:

Quanto tempo hai per decidere?

Quanto tempo pensi di stare in quella casa?

Come potrebbero modificarsi  nel tempo le tue esigenze? Avrai dei figli? Alcuni figli andranno via da casa? Potresti avere, tra qualche anno, la casa invasa da nipotini? ecc. ecc.

giovedì 22 maggio 2014

Non andare al supermercato quando sei affamato!

Hai mai sentito dire che la prima regola per fare una spesa intelligente, è che non bisogna andare al supermercato quando sei affamato? Credo proprio di sì e sono sicuro che tu ne conosca anche i motivi. Bene…per lo stesso motivo, se vai a cercar casa, soluzioni per arredare, o cambiare la tua vecchia cucina o qualunque altra cosa che riguardi casa tua e sei preso dall’entusiasmo dell’idea del cambiamento, questo entusiasmo corrisponde alla fame quando vai a fare spesa. E se capiti nel posto sbagliato per te e al momento giusto per qualche venditore ti ritroverai a pagar care le conseguenze di un acquisto EMOZIONALE!

Ti è mai successo di fare un acquisto impulsivo perché attirato dal prezzo scontato o da una immagine accattivante o da un manichino che minimo aveva 4 taglie in meno della tua? Lo so che poi hai cercato in tutti i modi di razionalizzare la stupidaggine che hai fatto dicendoti che “in fondo per quello che lo ho pagato” … oppure “ma sì in fondo un premio ogni tanto devo pur darmelo, con tutte le fatiche che faccio”. In  realtà dentro di te sai di aver fatto una cazzata!

Se sbagli con l'acquisto di un abito, puoi anche regalarlo a tua sorella, oppure se compri un’auto e ti accorgi che non corrisponde più alle tue esigenze, puoi rivenderla e comprarne un’altra rimettendoci qualche euro. Invece se sbagli ad acquistare una casa o più semplicemente una cucina, quella te la devi  tenere per tanto tanto tempo perchè il mercato dell’usato nell’arredamento praticamente non esiste. Una cosa che compri a 10.000 appena ce l’hai in casa ne vale 1000 (forse). Se sbagli a comprare casa, considerando tutto ciò che comporta,  il prezzo da pagare diventa insostenibile, a meno che tu non sia milionario in euro e non in lire!

Ebbene la prima regola che devi applicare quando devi fare un acquisto importante è:

« Inizia pensando alla fine! »

mercoledì 21 maggio 2014

Per-ché questo blog

Per-ché questo blog:

Mia moglie mi ha chiesto «Perche' vuoi aprire un blog?».
Siccome la domanda ha incuriosito anche me, cerco di rispondermi e, mentre ci sono, lo condivido anche con te.
  • Perché mi sono stufato di sentire clienti che hanno idee in testa non vere, per non dire stupidaggini inculcategli da qualche venditore da strapazzo, da arredatori che hanno arredato sì e no la cameretta del cuginetto o ricavate tramite qualche blog scritto da un copywriter la cui unica esperienza di arredamento è quella di casa propria.
  • Perché la casa è il luogo più importante che abbiamo e credo meriti tutto il rispetto possibile.
  • Perché l'arredamento è ormai trattato dagli addetti ai lavori solo come scopo di business anziché come strumento utile a far star meglio le persone all'interno dei propri ambienti.
Potrei continuare all'infinito ma preferisco riservarti qualche sorpresa cammin facendo...