martedì 26 agosto 2014

Ma che casa hai? Se stai pensando di fare qualche ritocco in casa...FERMATI e leggi questo post.

Non l'ho detto io... ma se stai leggendo questo post è perché ti ho suscitato qualche pensiero.

Ogni volta che rientro dalle vacanze, uno dei miei primi impulsi è quello di sistemare casa.
Non so se questo succede anche a Te, ma riflettendoci credo di aver capito il motivo di questo fenomeno. Innanzitutto dopo le vacanze si è più rilassati, e quando si è più rilassati i nostri sensi diventano più "sensibili"... appunto. Il nostro animo è più propenso a cogliere la differenza tra le cose in armonia e quelle in dissonanza. Essendo la casa il luogo che volenti o nolenti vivremo per i prossimi 11 mesi, sentiamo il desiderio di renderla il più armoniosa e confortevole possibile per ritrovare le meravigliose sensazioni appena vissute in vacanza.

Ma se l'impulso che hai in questo momento è quello di andare nel primo brico, mobilificio, colorificio o chissà quale negozio, per acquistare qualcosa per rinnovare casa, allora:

F E R M A T I ! ! !

Perché?


"Perché sono sicuro che stai facendo una cazzata e tra qualche giorno te ne pentirai amaramente."

Bene, sei riuscito a frenare l'impulso? Ora cerchiamo di capire insieme cosa si può fare in 8 semplici passi.
  1. Chiudi gli occhi, rilassati e ripensa intensamente a qualche momento della vacanza in cui ti sentivi proprio bene, rivivi quel momento e ritrova quello stato d'animo.
  2. Ora, sempre a occhi chiusi, immagina di tornare a casa la sera dopo un giornata di lavoro, e inizia a immaginare di come vorresti sentirti nella tua casa perfetta. Cosa vedi entrando? Che temperatura c'è? Come sono le luci? Che tipo di rumori ci sono? Com'è il tuo divano? Come riponi i tuoi abiti e la tua borsa? Come ti senti entrando in bagno per fare una doccia o il bagno? Come ti appresti a cucinare? Come vivi la serata? E poi come vai a letto? che tipo di sensazione provi coricandoti ? Ti piace di più la frescura o il tepore? Vai avanti così e immagina tutto nei minimi particolari senza preoccuparti che sia possibile o meno realizzarlo.
  3. Ora prendi carta e penna e descrivi l'esperienza, usa il linguaggio che preferisci, tanto serve solo a te, ma soffermati sulle sensazioni e usa tanti aggettivi che ne rispecchino il più possibile lo stato desiderato,  esempio: silenzioso, colorato, avvolgente, luminoso, ecc.
  4. Adesso guarda casa tua (senza deprimerti mi raccomando!) e ripercorri la stessa esperienza di prima con abbondanza di dettagli e ancora una volta prendi carta e penna e scrivi tutte le sensazioni che provi, sia quelle positive che quelle negative, anche qui fai un elenco usa aggettivi che rispecchino quanto più possibile lo stato vissuto, esempio: buio deprimente, duro e scomodo, rumoroso e fastidioso, etc....
  5. Se sei stato diligente, dovresti trovarti con due liste, nella prima lo stato desiderato e nella seconda lo stato attuale. Inizia ora a confrontare ambiente per ambiente quali sono le discordanze nella tua esperienza immaginata a quella reale. Osserva le due liste, prenditi del tempo e prova a mettere in ordine di priorità le cose o situazioni che differiscono maggiormente, esempio: nello stato desiderato il silenzio è la cosa che mi fa stare meglio mentre nello stato reale casa mia è assordante a causa di...
  6. A questo punto hai chiaro quali sono le priorità, questo non vuol dire che il resto non sia importante e che in futuro non dovrai migliorarlo, ma avrai individuato quali sono quegli elementi su cui devi concentrarti ora, e FARE ASSOLUTAMENTE QUALCOSA per cambiare lo stato attuale. Perché, anche se tra qualche giorno non ne sarai più consapevole,  questi elementi di disturbo o disagio continueranno ad agire su di te condizionandoti ogni giorno a tua insaputa. Ad esempio: se hai una lavastoviglie rumorosa, probabilmente dopo qualche tempo le tue orecchie ci avranno fatto l'abitudine, ma questo non significa che quel ronzio non ti stia distraendo o innervosendo, e cosi`finisci per adirarti con tuo figlio perché non ha messo a posto i giocattoli, anziché comprendere che la fonte del tuo nervosismo o stress ha una causa molto lontana dal disordine della cameretta di tuo figlio.
  7. Cosa fare? Ecco il momento della parte razionale: Prima di pensare a cosa si può fare e cosa no, devi acquisire i dati necessari, devi sapere quali soluzioni si possono adottare e quante risorse economiche ti servono. Ad esempio: tornando all'esempio della lavastoviglie, forse sei convinto di doverla sostituire e che ti servono almeno 1000 euro per acquistare un modello ad alta silenziosita'. Acquisendo le giuste informazioni (se ti rivolgi al canale giusto e non finisci in pasto ad un venditore spudorato o incompetente) potresti scoprire che e' semplicemente un problema di come e' disposto lo scarico o che sarebbe sufficiente mettere un pannello fonoassorbente o chissà cos'altro. Non e' questo il luogo per darti la soluzione, ma e' per farti capire che, se segui un processo ordinato, e non agisci di impulso o condizionato dall'offerta del momento; con le risorse che hai a disposizione, potresti fare davvero tante cose per migliorare la qualità della tua vita domestica.
  8. Dove acquisire le informazioni?  Se hai tempo da perdere, hai a disposizione molte strade: iniziando a girare per negozi, leggere qualcosa sull'argomento sui blog, a parlarne con gli amici e parenti (compreso lo zio Peppino che da giovane prima di fare il militare ha lavorato come montatore di mobili alla SUPERMOBILIA snc di Gerolamo & figli). Ma....
Se credi che il tuo tempo e le tue energie sia meglio riporle su cose più importanti, allora il mio consiglio e' di rivolgerti ad un esperto di casa.
Vai a leggerti il mio post di alcune settimane faCome trovare l'arredatore giusto per te.

Buon rientro! e come sempre:
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1 commento:

  1. Grazie per quest'articolo! La prossima volta che mi verrano smanie di grandi cambiamenti ci penserò due volte prima di fiondarmi a Leroy Merlin o Bricorama ;-)

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